ID |
028
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Nome comune |
Arancio
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Nome scientifico |
Citrus sinensis
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Altre specie |
C. limon; C. deliciosa
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Famiglia |
Rutaceae
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Foto pianta |
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Descrizione |
Genere ricco di numerose specie ad alto valore commerciale per la produzione di frutti, ma sono spesso coltivate anche a scopo
ornamentale in giardini e alberature stradali in zone a clima caldo; nelle regioni settentrionali sono coltivati in grandi
contenitori per poterli portare al riparo durante l'inverno. La classificazione del genere è complessa e l'ibridazione frequentissima.
In Italia sono ampiamente coltivati, oltre a C. sinensis, C. limon (limone), C. deliciosa (mandarino), C. clementei (clementina,
mandarancio) mentre più raramente C. medica (cedro), C. aurantium (arancio amaro), C. bergamia (bergamotto), C. myrtifolia
(chinotto), C. x paradisi (pompelmo) e C. limetta (limone dolce).
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Fusto |
Eretto, forma una chioma densa, compatta; raggiunge i 5-6 m di altezza; corteccia liscia, marrone; rami a volte provvisti
di spine
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Foglie |
Semplici, lucide e coriaceae, persistenti, lanceolate con margine leggermente dentato; picciolo strettamente alato.
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Fiori |
Bianchi e profumati (zagare), riuniti in brevi racemi.
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Frutti |
Carnoso (esperidio), subsferico o ovoidale, buccia saldata agli spicchi
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Stagione fioritura |
Aprile; maggio. Una seconda fioritura è in agosto; settembre.
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Stagione frutti |
Inverno - primavera successiva
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Effetto avverso |
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Parte |
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Organo bersaglio |
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Modalità |
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Sintomi o Effetti |
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Gli agrumi in generale sono soggetti a diverse avversità sia di natura parassitaria che a causa di fisiopatie. Fra quest'ultime
si possono elencare quelle causate dalle carenze nutrizionali come quella ferrosa. I sintomi sono vari e si va dall'ingiallimento
fogliare alla scarsa fioritura o alla perdita precoce dei frutti. Non raramente si assiste alla defogliazione della pianta.
Altre cause di deperimento possono essere quelle collegate all'ambiente in cui sono coltivati. La carenza di luce causa la
mancata fioritura oltre ad una crescita minima delle piante. Altro punto critico è rappresentato dagli stress termici invernali
ed estivi.
Tra malattie principali si possono ricordare:
- Mal Secco: è un fungo che si diffonde nei vasi legnosi e ne provoca il disseccamento. La prima sintomatologia si manifesta
con l'ingiallimento e la caduta delle foglie dei giovani rametti apicali, che prima perdono il colore verde assumendo una
colorazione grigio-piombo e poi disseccano. Successivamente, con il progredire della malattia, vengono interessati via via
i rami più grossi e poi il fusto, fino al disseccamento e morte della pianta.
- Maculature delle foglie e dei frutti: nei casi di infezioni più gravi può essere causa della caduta prematura dei frutti
soprattutto nelle annate favorevoli allo sviluppo della malattia e quando il frutto è mantenuto sull'albero anche dopo il
picco di maturazione.
- Cocciniglia cotonosa: facilmente riconoscibile per le dimensioni apparenti della femmina adulta con il caratteristico ovisacco
bianco. Il danno prodotto dall'Icerya purchasi consiste nella sottrazione della linfa e nella produzione della melata, sulla
quale s'insediano secondariamente gli agenti della fumaggine.
Infestazioni massicce portano ad un progressivo deperimento della pianta fino alla morte.
- Cocciniglia farinosa o cotonello degli agrumi: formano delle colonie molto appariscenti che costituiscono degli ammassi cerosi,
soprattutto nei punti di contatto tra le foglie e i frutti. Sottraggono linfa alla pianta e l'abbondante melata prodotta
e gli ammassi cotonosi favoriscono lo sviluppo delle fumaggini.
I frutti attaccati restano irrimediabilmente segnati sotto uno strato di cerume dapprima biancastro dopo nerastro.
- Minatrice serpentina: è un microlepidottero di origine asiatica. Le larve si nutrono dei tessuti fogliari scavando mine
sottoepidermiche serpentiformi. Le foglie attaccate risultano gravemente compromesse; le piante attaccate possono subire forti
defogliazioni con conseguente rallentamento della crescita e diminuzione di produzione.
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